Addestramento di animali

Aprire un centro di addestramento di animali: come diventare un Educatore cinofilo

Scegliere di far addestrare un cane non significa fargli apprendere chissà quali particolari abilità. Sempre più persone infatti decidono di affidare il proprio animale a un esperto addestratore proprio per migliorare il rapporto di convivenza tra animale e uomo. 

Non è facile diventare educatore, perché non esiste ancora un percorso ufficiale e non è semplice districarsi tra le tante offerte di corsi più o meno economici proposti da associazioni serie e non.

Definire il ruolo dell’Educatore Cinofilo richiede la consapevolezza che la realtà animale esige un profondo rispetto per raggiungere il quale sono indispensabili conoscenze “vere” che spaziano in ambiti diversi e complementari: zoologia, etologia, psicologia, antropologia, genetica ecc., affrontate in modo sistematico.

Il primo requisito assolutamente necessario e fondamentale è la predisposizione a lavorare con gli animali, e di conseguenza la passione e l’amore per i cani, in maniera tale da instaurare un rapporto particolare con il cane e una giusta comunicazione che favorisca l’addestramento. Per addestrare occorre un lavoro continuo per trasmettergli le istruzioni e i giusti insegnamenti comportamentali. L’addestratore è un mestiere che deve tener conto di vari aspetti e oltre a conoscere le regole dell’istruzione deve imparare a conoscere la psicologia degli animali e dei padroni. Per farlo nel migliore dei modi bisogna seguire alcune regole basilari che devono essere insegnate sia al cane che al suo padrone per fare in modo di garantire una giusta comunicazione tra i due e un addestramento corretto dell’animale.

L’addestramento dei cani può risultare particolarmente efficace quando il cane è cucciolo. Allo stesso modo di come avviene per i bambini, ai cuccioli è necessario insegnare una serie di comportamenti base per relazionarsi con il padrone e con la famiglia.

L’atteggiamento che deve caratterizzare l’Educatore Cinofilo è la ricerca permanente e la disponibilità al confronto, poiché le ragioni che possono spingere a rivolgersi ad un addestratore possono essere molto varie, ad esempio:

  • cambio di abitazione
    l’animale si trova a disagio in un nuovo ambiente e di conseguenza ha modificato il suo comportamento;
  • nascita di bambini
    quando in una famiglia nascono dei bambini l’animale può soffrire questo nuovo arrivo e cambiare comportamento diventando più aggressivo o smettendo di mangiare o facendo pipì o i suoi bisogni in casa, cosa che non faceva più fin da quando era cucciolo;
  • malattia
    il cane a seguito di una malattia o di un intervento chirurgico ha modificato il suo comportamento pertanto deve essere seguito con una riabilitazione che gli faccia riacquisire tutte le sue competenze e attività;
  • cani per ciechi o persone invalide
    alcuni cani sono addestrati per poter accompagnare persone cieche o invalide nelle attività quotidiane;
  • animali violenti
    alcuni animali possono aver dimostrato comportamenti violenti nei confronti di estranei o addirittura dei proprietari e pertanto è indispensabile valutare con professionalità ogni singolo caso per evitare assolutamente che l’animale possa diventare pericoloso.

I servizi offerti da un centro di addestramento per animali sono di vario tipo:

corsi con esercizi base (comandi per “a terra”, “seduto”, condotta al guinzaglio, richiamo…);

obedience (esercizi di ubbidienza più avanzati);

agility dog (percorsi ad ostacoli);

sleddog (per cani da slitta);

retrieving (per i cani da riporto);

difesa.

Per diventare addestratori è necessario frequentare un corso di formazione specifico e superare un esame che rilascia un attestato di qualifica professionale. I corsi per educatori cinofili oggi sono molto diffusi, cercando in rete è facile trovare scuole o associazioni di competenza nella propria zona e iniziare ad imparare l’attività seguendo corsi di formazione, stage o percorsi mirati per apprendere le regole basilari di questo mestiere. Un corso ben strutturato insegna le regole fondamentali per l’addestramento dei cani, dall’uso delle attrezzature, il guinzaglio, i collari, i giochi da fare, alle regole e le modalità per impartire i comandi al cane. I corsi prevedono una serie di lezioni e la possibilità di uno stage per lavorare a contatto con i cani e imparare sul campo l’attività di addestratore prima di avere a che fare con i cani dei clienti. Un buon corso per diventare educatore cinofilo deve avere una durata consistente e al tempo stesso essere un giusto connubio tra teoria e pratica. Tra i corsi formativi più accreditati in Italia troviamo quelli offerti dall’APNEC (Associazione Professionale Nazionale per Educatori Cinofili) e dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) che grazie alla collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha realizzato e istituito un apposito albo per gli addestratori cinofili che è riconosciuto in maniera ufficiale dallo stato italiano.

Aprire un centro di addestramento

Dal punto di vista burocratico, un centro di addestramento cani è un’attività come tutte le altre, e per farla bisogna aprire necessariamente una partita Iva, o come lavoratore autonomo o come società. Le pratiche per la presentazione della richiesta non sono particolarmente complicate, né costose. Le norme variano a seconda della regione di competenza, ma l’iter e le procedure sono relativamente semplici:

partecipazione ai corsi di formazione per diventare addestratori

l’apertura della partita Iva

gestione finanziaria documenti amministrativi per la struttura del centro, in particolare: pratiche comunali per la realizzazione di lavori o di particolari permessi da parte del Comune che ospita la struttura.

Serve registrazione presso ATS Veterinaria

la destinazione d’uso va verificata con l’ufficio Tecnico

potrebbe essere necessaria una valutazione di impatto acustica

Per tutti gli altri adempimenti amministrativi si rimanda alla pagina “aprire una toelettatura”.

Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA CENTRO CINOFILO – ADDESTRAMENTO)

I riferimenti normativi sono:

Legge Regionale 30 dicembre 2009 , n. 33 Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità

Reg. reg. 13/04/2017, n. 2 Regolamento di attuazione della disposizioni di cui al Titolo VIII, Capo II, della L.R. 33/2009 recante norme relative alla tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo.

Se cani da caccia: Regolamento regionale 4 agosto 2003 , N. 16
Regolamento di attuazione degli artt. 21 comma 9, 26 comma 3, 27 comma 4, 39 comma 1 e 43 comma 2 della L.R. 16 agosto 1993, n. 26 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”